Storia dell’orologio 3

L’Orologio ad acqua o Clessidra è un tipo di orologio in cui il tempo viene misurato da un flusso costante di liquido che esce da un contenitore. Il nome deriva dal greco κλέπτειν che vuol dire ruba-acqua.
Gli orologi ad acqua assieme alle meridiane sono con tutta probabilità gli strumenti di misurazione del tempo più antichi ma non sono abbastanza precisi. Uno dei più antichi modelli fu ritrovato nella tomba del faraone Amenhotep I, risale al 1400 a.C. ed è conservata al Museo del Cairo. Sono stati i Greci a portare la clessidra ad acqua ad un alto grado di perfezione. Infatti adoperavano le clessidre in astronomia per calcolare i diametri apparenti del sole e della luna in base alla misura dei loro tempi di passaggio da un’estremità all’altra rispetto ad un’unica linea di visuale. In Grecia attorno nel 325 a.C. venivano utilizzati contenitori in pietra di forma tronco conica dal cui fondo forato fuoriusciva acqua ad un ritmo costante. Altre clessidre avevano una struttura cilindrica o a coppa e venivano riempite piano piano con acqua; segni sulla parete interna individuavano il passare delle ore in rapporto all’innalzarsi del livello del liquido. Un altro modello di clessidra era formato da un contenitore di metallo forato sul fondo che, messo a galla su un contenitore più grande, andava a fondo dopo un certo periodo di tempo. Questo tipo di orologi venivano solitamente impiegati di notte ma non durante il giorno quando si potevano sfruttare le meridiane, molto più precise.

antico orologio ad acqua

antico orologio greco ad acqua

Le clessidre a polvere sono molto più moderne di quelle ad acqua; l’orologio a sabbia, chiamato ampolletta, fu utilizzato nel Medioevo.  Era uno strumento che sfruttava la caduta di polveri di marco o di gusci d’uovo triturati e setacciati. Gli orologi a sabbia furono usati per molti secoli soprattutto per individuare una porzione di tempo limitato, ad esempio  il tempo dello studio e dell’insegnamento, oppure nei conventi per cadenzare i tempi della preghiera e nelle chiese per controllare la durata delle prediche. Ma è nell’ambito della navigazione che la clessidra ha ricoperto un ruolo fondamentale in tutte le attività di lavoro che venivano svolte all’interno delle navi. I motivi per cui la clessidra  è stata per secoli preferita all’orologio sono diversi, in particolare per la possibilità di vedere e prestabilire il tempo trascorso e quello da trascorrere e il fatto che non veniva intaccata dagli agenti atmosferici. Anche Cristoforo Colombo portava con sè la clessidra; usava infatti piccole ampolle da mezz’ora ciascuna misurando così il tempo e annotando gli avvenimenti nel suo giornale di bordo.

clessidra a polvere

clessidra a polvere

 

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