Storia del mobile 1

I popoli della Mesopotomia (Sumeri, Assiri e i Babilonesi) utilizzavano cassoni, tavoli e sgabelli dapprima costruiti semplicemente e poi, col passare del tempo, sempre più elaborati.

Tale fatto lo si evince dalle incisioni e dai rilievi murali dove sono rappresentati sgabelli a gambe incrociate e sedili in giunco intrecciato; a seguire tavoli con zampe di animali, troni con alti schienali molte volte abbelliti con splendide incisioni e decorazioni.

Vere testimonianze di mobilio si trovano nell’antico Egitto a seguito degli scavi archeologici – infatti esisteva l’uso di seppellire nella tomba il sarcofago del defunto assieme agli oggetti più cari – e dai bassorilievi e pitture murali.

Si può affermare che già verso il 3100  a.C. erano stati inventati il letto, il tavolo, la sedia, lo sgabello e l’armadio dove venivano riposti gli abiti.

Gli Egizi usavano varie tecniche di costruzione, dalle più semplici alle più raffinate grazie alla pratica del tornio, importata dalla Mesopotamia nel VII secolo a.C.

Abili artigiani costruivano mobili funzionali impiegando legni pregiati attraverso un procedimento accurato e un montaggio con incastri, innesti di spinotti o servendosi di un sistema detto “a coda di rondine” ( incastro in cui una parte del legno ha il bordo tagliato a cunei e l’altra presenza delle sporgenze uguali alle parti intagliate: sporgenze ed intagli si incastrano fra di loro. E ’ utilizzata  generalmente per la realizzazione dei cassetti).

Le decorazioni erano spesso molto originali con l’uso di trafori e pannelli intagliati e perfino con rivestimenti di foglia d’oro (sottilissima lamina d’oro che viene applicata nella tecnica della doratura al supporto ligneo preventivamente preparato) e applicazioni in argento, avorio, ebano e maioliche invetriate.

 

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